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La Green Factories line è un anello infrastrutturale di nuova generazione concepito per l'ottimizzazione e il miglioramento della mobilità all'interno dell'area produttiva ecologicamente attrezzata Green Factories LanLine. La line connette tra loro aree produttive intercomunali e costituisce un anello distributivo tra le stesse (per merci e persone) e le connette alle realtà urbane limitrofe.
La line di circa 21 km valorizza e connette sia specifici progetti di Green Factories LandLine sia le caratteristiche urbane complessive della macro area di intervento.
L’infrastruttura così concepita risponde a questi requisiti fondamentali: multifunzionalità, sistematicità del verde, Information Technology, accessibilità e cittadinanza. Requisiti che declinano la mixitè dell’infrastruttura e ne fanno un catalizzatore urbano e sociale, rendendola un anello infrastrutturale ecologico che non si basa esclusivamente su una sostenibilità ambientale, ma su un ricircolo continuo di informazioni. Modelli di riferimento per questa infrastruttura sono offerti dai progetti di cattedra del Prof. Saggio alla Facoltà di Architettura dell’ Università di Roma “Sapienza”: Urban Voids, Urban Green Line, Tevere Cavo e UnLost Territories.
La line è un’infrastruttura “slow”: elettrica, pedonale e ciclabile. Risponde ad alcune strategie che ne fanno una infrastruttura sociale, sostenibile e tecnologica.
SMART CITYL’infrastruttura dialoga con l’utente e crea una rete tra le persone, favorendo un flusso continuo di informazioni; non prevede un utente forte ma utenze simultanee e contemporanee (pedone, ciclista, automobilista, trasporto pubblico); è un agente della continuità verde della città.
SHARED SPACESL’infrastruttura è comunità. L’interattività con e dell’infrastruttura favorisce l’aspetto ludico ed educativo attraverso l’arte, la musica e la tecnologia. L’interazione con la line diventa un episodio culturale e ricreativo che favorisce la socialità tra gli utenti e dunque sviluppa il senso di comunità.
SUSTAINABILITYL’uso di advanced materials favorisce la sostenibilità dell’infrastruttura. L’utilizzo di nanotecnologie, materiali piezoelettrici e IT permette la produzione di energia dall’inquinamento acustico, dal passaggio delle automobili e dal movimento di tutti gli utenti e dall’interazione ludica nei momenti di attesa alle fermate.L’adattività dei materiali e delle superfici alle condizioni atmosferiche e ai parametri ambientali contribuisce all’interconnessione tra utente, ambiente e infrastruttura. La line diventa energeticamente autosufficiente attraverso l’integrazione di fonti di energie rinnovabili e si inserisce nel contesto in maniera collaborativa riducendo le emissioni, disinquinando e producendo aria pulita.
La promozione della filiera corta e del “km0” sono ritenute politiche essenziali per l’efficace sviluppo della Green Factories line: infrastruttura ecologica e innovativa.
L’elaborazione delle strategie generali per la Line sono frutto della collaborazione di Stella Fratini ed Enza Iadarola, che sperimentano l’applicazione del metodo utilizzato nei progetti di cattedra già citati in due aree del territorio italiano con forti caratteristiche proprie.
Qui il link a Tivoli Green Line di Stella Fratini per il territorio comunale di Tivoli.
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